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Associazione Ornitologi dell'Emilia-Romagna

AsOER ODV

 

ASOER

 

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PROGETTI IN CORSO

 

Censimento popolazioni di Fratino Charadrius alexandrinus Emilia Romagna

Per il censimento della popolazione nidificante, oltre alla copertura delle zone umide idonee, è necessario coprire i litorali, in particolare le foci dei corsi d'acqua, gli scanni di Volano e Goro, il
tratto Camping Spina-foce Reno e la foce del Bevano solo nel periodo 1 - 15 maggio.
La presenza di coppie nidificanti deve essere accertata mediante il rilevamento di nidi con uova, di pulli o giovani non volanti, di adulti in allarme o che manifestano display di distrazione.

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Fratino Charadrius alexandrinus (foto Adriano De Faveri)

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Censimento Uccelli Acquatici Svernanti in Emilia Romagna (International Waterbirds Census)

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Piovanello pancianera Calidris alpina (foto Adriano De Faveri)

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pagina web ISPRA censimenti uccelli acquatici

http://www.infs-acquatici.it/index%20iwcItalia.html


 

Atlante degli Uccelli Nidificanti 2012-2014

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Picchio verde Picus viridis (foto Adriano De Faveri)

pagina web ornitho

http://www.ornitho.it/index.php?m_id=505


Atlante Invernale 2009-2014

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Gufo comune Asio otus (foto Adriano De Faveri)

pagina web ornitho

http://www.ornitho.it/index.php?m_id=1


 

AbOvo Indagine sugli Uccelli Nidificanti in Italia

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Averla piccola Lanius colurio (foto Adriano De Faveri)

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MUS Monitoraggio Uccelli Spiaggiati

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Gabbiano reale pontico Larus cachinnans (foto Adriano De Faveri)

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PROGETTI CONCLUSI

 

 

Censimento popolazioni nidificanti di Averla piccola Lanius collurio in Emilia Romagna

Per il censimento della popolazione nidificante si propone la ricerca e il conteggio delle coppie
nidificanti dall’1 al 30 giugno, se possibile nella decade centrale, all’interno di aree chiaramente
definite (es. aree delimitate da strade, da corsi d’acqua, da confini comunali, aree protette
regionali, siti della rete Natura 2000) che renderanno possibile poi estrapolare i risultati ottenuti ad
aree con caratteristiche ambientali equivalenti (usando la carta regionale dell’uso del suolo e le carte
della vegetazione).

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Averla piccola Lanius collurio (foto Adriano De Faveri)

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Progetto Vie d'Acqua

I corsi d’acqua rappresentano un ambiente ricco di specie di grande interesse conservazionistico e contemporaneamente poco indagato nel corso dei rilevamenti per Atlanti od altri progetti di monitoraggio.
Inoltre in ambienti fortemente antropizzati e con perdita della biodiversità come ritroviamo nella più parte della Pianura Padana funzionano come corridoi ecologici di grande importanza.


L’AsOER ha iniziato nel 2002 un programma di monitoraggio dei principali corsi d’acqua naturali, in ogni tratto dalla sorgente alla foce, e dei canali di pianura di grandi dimensioni. Il progetto, denominato Vie d’Acqua, è stato elaborato in analogia con il Waterways Bird Survey del British Trust for Ornithology. Consiste in un rilevamento primaverile da compiere nei mesi di marzo-giugno lungo un transetto di 1000 metri scelto dall’osservatore. Lo scopo del progetto è essenzialmente quello di rilevare la presenza di un certo numero di specie target, ma anche di sottolineare l’importanza dei corsi d’acqua come lembi residui di vegetazione naturale in contesti scarsamente biodiversificati, come le aree agricole di pianura.

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Ballerina gialla Motacilla cinerea (Foto Adriano De Faveri)

 


 

 

Progetto Tarabuso (Censimento Tarabusi nidificanti in Emilia Romagna)

L'AsOER propone ai soci interessati di "adottare" almeno una zona umida (con attenzione particolare a quelle ripristinate) in cui svolgere, seguendo un protocollo ad hoc per la specie, il censimento dei tarabusi nidificanti.
L'impegno richiesto è di circa tre uscite a zona da effettuarsi o al mattino prima del sorgere del sole o la sera al tramonto, momenti che possono essere comodi per chi lavora e non può, logicamente, perdere tempo durante il dì.
Nelle aree indagate verrà poi svolta un'analisi della struttura dell'ambiente della zona umida e dell'area circostante, per individuare i fattori che ne influenzano l'occupazione. Questo secondo aspetto sarà interamente coperto da Violetta Longoni, dottoranda dell'Università di Pavia, che già si occupa di selezione dell'habitat del tarabuso in Lombardia.

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Tarabuso Botaurus stellaris (Foto Adriano De Faveri)

 



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